domenica 20 gennaio 2013

Torna alla luce l' antica via Tiburtina - Mausolei , case e stazioni di posta

Torna alla luce l' antica via Tiburtina - Mausolei , case e stazioni di posta
LAURA LARCAN
La Repubblica, 03/11/2012, pagina 1 - 19 sezione ROMA

L' ANTICA via Tiburtina torna alla luce. Oltre centocinquanta metri di originaria strada consolare che svela un complesso archeologico di mausolei, abitazioni e perfino una mansio, ossia una stazione di posta e cambio dei cavalli. Un contesto dalla ricca stratigrafia databile dal I secolo a.C. al IV secolo d.C. La scoperta è avvenuta a due metri e mezzo di profondità, tra via di Portonaccio e via di Casal Bruciato.

LA SCOPERTA è avvenuta in occasione dei lavori per la realizzazione della rete di fognature su via Tiburtina (zona Sdo). Sono stati gli scavi di archeologia preventiva sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ai beni archeologici di Roma, avviati il 9 agosto scorso dalla società Archaion per conto del Comune, a svelare un patrimonio di notevole rilevanza. Anche perché, come sottolinea la Soprintendente Mariarosaria Barbera, «questo complesso costituisce una delle poche testimonianze residue dell' antica via Tiburtina, tratto questo in precedenza poco noto in quanto localizzato internamente ad un settore della città ormai completamente urbanizzato». Le indagini, guidate dagli archeologi Paola Filippini e Stefano Musco, e condotte nella corsia centrale di via Tiburtina in corrispondenza del previsto sedime della fogna, hanno restituito lunghi tratti dell' antico basolato, insieme ad una sequenza di strutture murarie.

«L' antico tracciato della Tiburtina appare fiancheggiato da numerosi ambienti, riferibili a mausolei, ad una probabile stazione di posta e cambio dei cavalli e abitazioni», avverte Barbera. A questi si aggiungono una serie di reperti di buona fattura tra cui due busti, una scultura, un' epigrafe. Un patrimonio che rende le attività di scavo complesse e degne di particolare attenzione. Una curiosità: è riemerso anche il tracciato della linea ferroviaria della scomparsa, prima tranvia a vapore Roma-Tivoli (1889-1934). «Fondamentale è la conoscenza delle pre-esistenze archeologiche - ribadisce Barbera - perché la conoscenza della topografia antica aiuta ogni futura progettazione di interventi per lo sviluppo della città».