domenica 30 dicembre 2012

Il gladiatore salvato dagli stranieri

Il gladiatore salvato dagli stranieri
G.G.
Il Fatto Quotidiano.
28/12/2012
 
Da Le Monde al Times di Londra, fra i primi, non c'è testata di prestigio che non abbia metaforicamente visitato, in questi giorni, la tomba del Gladiatore, contribuendo, con il suo interessamento, a evitare l'ennesimo triste destino d'un bene culturale italiano. Per l'inverno, il pericolo è sventato. In primavera, chi verrà (al governo) vedrà e, magari, provvederà. Ad accendere la miccia dell'attenzione mondiale, è stato l'impegno di Russell Crowe, il 'gladiatore' per antonomasia, da quando al cinema ha vestito i panni di Maximus Decimus Meridius: l'attore, con una presa di posizione universalmente ripresa, s'è detto "pronto a combattere" per la tomba del generale che avrebbe ispirato il suo personaggio. la tomba di Marcus Nonius Macrinus, proconsole dell'imperatore Marco Aurelio, "spettacolare mausoleo di marmo", scoperto nel 2008 sepolto nel fango in una zona industriale alla periferia nord di Roma, doveva essere re-interrato in mancanza di fondi per la manutenzione. "Fra tutte le grandi nazioni del mondo, l'Italia dovrebbe essere una guida nel promuovere l'importanza di esplorare e conservare il passato antico", ha detto l'attore. Come il personaggio del film di Scott, Marcus Nonius divenne celebre combattendo i germani. Ma la somiglianza con Maximus Decimus si ferma qui, notava il Times: non risulta che il generale sia stato venduto come schiavo e sia poi tornato a Roma da gladiatore. II mausoleo è stato preservato per 1.800 anni perché coperto dal fango del Tevere. Ha fatto breccia sulla stampa estera l'amarezza di Maria Rosa Barbera, sovrintendente ai Beni archeologici: "Ho la sensazione che la sorte del mausoleo sarebbe stata diversa se fosse stato trovato nei dintorni di Berlino, Parigi o Washington", ha detto.