domenica 23 ottobre 2011

Anfore e vecchi edifici, le meraviglie del Foro Romano

Anfore e vecchi edifici, le meraviglie del Foro Romano
giovedì, 6 ottobre 2011 corriere adriatico


Sono iniziati gli scavi a Cupra finanziati per 500 mila euro. In un anno l’equipe che guida i lavori attende grandi scoperte


Cupra Marittima Il Parco archeologico di Cupra Marittima si sta concretizzando. Nei mesi scorsi infatti è stato stanziato il finanziamento di circa 500 mila euro del ministero dei Beni culturali e delle infrastrutture, attraverso la società Arcus, da destinare alle attività di scavo e ricerca dell’area archeologica.

Gli scavi preliminari hanno preso il via a settembre mentre quelli veri e propri sono iniziati in questi giorni. Fino al 2012 l’obiettivo è quello di produrre più materiale utile possibile, come ad esempio pubblicazione, mostre e convegni atti a testimoniare l’effettiva rilevanza del luogo e dei ritrovamenti. La specifica programmazione dei lavori è stata condotta da una grande equipe di professionisti. Per la parte archeologica, come direttrice scientifica dei lavori è stata chiamata Elena Di Filippo dell’Università di Padova. Direttrice degli scavi del Foro romano è l’archeologa della Soprintendenza delle Marche Nicoletta Frapiccini, mentre il cantiere di scavo è diretto dalMara Miritello della ditta Abc, Ambiente e beni culturali di San Benedetto.

Con la Miritello altre giovani archeologhe: Morena Parisciani e Valeria Taglieri, e alcuni operai specializzati. Una passeggiata nell’area mostra che i lavori stanno procedendo velocemente e sembra stiano regalando già le prime soddisfazioni: è emozionante notare muri che emergono dal suolo.

“Stiamo scavando - spiega la Miritello - nella zona della basilica. Abbiamo portato alla luce i perimetrali Nord e Sud dell’edificio, che era ancora coperto di terra, per avere una visione globale della struttura. Nella parte Ovest invece, abbiamo trovato un abside e delle strutture tombali che abbiamo già asportato. Tra i materiali rinvenuti pezzi interessanti come ad esempio delle anfore”. L’obiettivo è studiare e ricollegare i vecchi scavi al lavoro che si stanno facendo oggi per stabilire le datazioni dei vari edifici e strutture che sono emerse in passato e che stanno emergendo ora. Probabilmente verranno alla luce strutture che appartengono alle varie epoche, dall’epoca Romana ai secoli precedenti”. Collabora, per la realizzazione del progetto, pure l’Archeoclub con Vermiglio Ricco, Giovanni Ciarrocchi e Walter Scotucci.