martedì 31 maggio 2011

Ritrovata una strada romana

Ritrovata una strada romana

Nel cantiere all’angolo tra via Montericco e via Vivaldi

IMOLA. Un tratto di strada di epoca romana è emerso durante i lavori in corso in via Montericco. La strada è stata subito ricoperta da teloni di plastica e sono iniziati i rilievi dei tecnici della Soprintendenza ai beni archeologici.
A dare la notizia è stato ieri il sito www.leggilanotizia.it. Secondo quanto riferito nel sito, l’importante ritrovamento è stato fatto durante gli scavi che servono per la posa delle tubazioni che serviranno la lottizzazione che sta sorgendo nel tratto di terreno tra via Vivaldi e via Montericco, all’angolo tra le due strade. Si tratta di una strada di epoca romana ben conservata e il fatto sorprendente - si legge sempre sul sito di leggilanotizia - è che è emersa a nemmeno due metri dal livello attuale del campo nel quale avvengono i lavori. Ovviamente del ritrovamento è stata informata subito la soprintendenza che ha inviato sul posto i propri tecnici per effettuare le verifiche del caso. Il sito riferisce che a vista sembra una strada abbastanza importante, la direzione è parallela al tratto di via Montericco che va verso l’ospedale nuovo. Come fa notare leggilanotizia.it la zona non è nuova a ritrovamenti sia recenti di epoca bellica, sia di epoche più antiche. Quello appena fatto, dunque, è l’ennesimo importante ritrovamento imolese che si riferisce all’epoca romana.
http://www.corriereromagna.it/imola/2011-05-22/ritrovata-una-strada-romana

lunedì 30 maggio 2011

Foro di Traiano

                                                             Foro di Traiano

La Vicenza romana e le mura medioevali sotto la Pinacoteca

La Vicenza romana e le mura medioevali sotto la Pinacoteca

Trovate anche le bricole. Pronti gli itinerari attraverso la storia del capoluogo

Un tracciato della vecchia città romana con anfore, sigilli e ceramiche alla base di una porzione di mura medioevale venuta alla luce in quella che, un tempo, era «piazza dell’Isola», la parte di Vicenza stretta tra il Bacchiglione e la Roggia del Colle. Qui, nel cortile di palazzo Chiericati, in quella che ora è nota come piazza Matteotti, è riaffiorata l’anima romana della città, le sue origini antiche e anche le sue affinità con la più vicina Venezia. A sostegno delle mura riscoperte nel cortile dell’edificio palladiano, infatti, sono state rinvenute le «bricole»: un sistema di pali in uso nel medioevo per sostenere le mura su terreni umidi «del tutto simile a quello in uso a Venezia» conferma la direttrice dei Musei civici, Maria Luisa Avagnina.

Ma è il nuovo tratto di cinta muraria la vera scoperta: «Non ne sospettavamo l’esistenza - dichiara la direttrice - in questa parte di città che confinava con il fiume». I lavori di restauro dello stabile palladiano hanno portato alla luce, nel cortile dell’edificio di piazza Matteotti, un tratto di cinta muraria risalente al medioevo: pareti di roccia dell’undicesimo secolo e sorrette da contrafforti, cioè speroni di muratura a sostegno della porzione principale e che a loro volta poggiano sul sistema di pali di legno conficcati nel terreno. Gli scavi nel cortile del palazzo erano iniziati alcuni mesi fa per la posa del sistema di climatizzazione dei locali del palazzo che ospita la Pinacoteca ma, al primo ritrovamento, hanno dovuto lasciar spazio alle indagini archeologiche della Soprintendenza dei beni architettonici.

Da quel terreno sono emerse infatti anche altre testimonianze, eredità lasciate di romani, che per drenare l’acqua presente in quel terreno troppo umido riempivano il suolo di anfore e oggetti di ceramica, venuti alla luce solo di recente. Ora i lavori di palazzo Chiericati continueranno per trovare una soluzione alternativa alle macchine di climatizzazione, ma intanto gli oggetti saranno esposti e i resti delle mura, visitabili, faranno parte dell’itinerario archeologico della «Vicenza romana ». Un progetto che il Comune ha ideato con il sostegno del club femminile Soroptimist e che entro l’estate vedrà l’installazione di alcune tabelle a indicare le testimonianze dell’epoca romana in città come il Criptoportico di piazza Duomo e la strada romana di San Lorenzo.
G.M.C.
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2011/25-maggio-2011/vicenza-romana-mura-medioevali-sotto-pinacoteca-190722778879_print.html

domenica 29 maggio 2011

Salvore svela il porto romano sommerso

Salvore svela il porto romano sommerso
Pietro Spirito
Il Piccolo - Gorizia 28/5/2011

UMAGO È lungo la metà del Molo Audace, largo dodici metri, e assieme ai resti di edifici sulla terraferma è quanto rimane del porto romano di Salvore. Attivo dal primo secolo a.C. fino almeno al VI secolo d.C., il grande molo sommerso lungo 150 metri è stato scavato e rilevato svelando i suoi segreti agli archeologi subacquei nell'ambito del progetto "Storie dal mare", attuato dal Dipartimento di storia e cultura dall'antichità al mondo contemporaneo (Discam) dell'Università di Trieste in collaborazione con Soprintendenza e Regione Fvg. Grazie a un'«eccellente collaborazione», com'è stata definita, le squadre guidate dall'archeologa Rita Auriemma con Dario Gaddi, Cristiano Alfonso, Alessandra Dell'Anna e Milena Liberti, assieme agli archeologi croati Biljana Bosic e Branka Milo evic del Museo civico di Umago e Ida Koncani del Museo archeologico dell'Istria a Pola, sono state in grado di realizzare non solo una mappa tridimensionale del fondo marino con i suoi resti (utilizzando un ecoscandaglio multibeam), ma hanno ridisegnato una porzione di costa così com'era prima che la inghiottisse il mare. Un lavoro geoarcheologico il cui scopo - ha sottolineato Rita Auriemma che ieri ha presentato i risultati della cerca nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Umago Villi Bassanese e del direttore dell'Autorità portuale di Umago-Cittanova Sergio Sojnic - «è ricostruire il paesaggio costiero dell'alto Adriatico, le trasformazioni che lo hanno interessato e le forme di insediamento succedute nel corso dei secoli». Forme che, a cominciare proprio dal molo sommerso di Salvore, parlano già di «una comune identità da Pola a Trieste». Prossima tappa del progetto di geoarcheologia, la Laguna di Marano, dove già l'anno scorso sono iniziati gli scavi a mare.

domenica 15 maggio 2011

Meno male che allora c’era Nerone

La Stampa 12.4.11
Meno male che allora c’era Nerone
L’immagine che ci è stata tramandata non rende giustizia all’imperatore dal raffinato carisma. Una mostra a Roma
di Silvia Ronchey

Contrariamente a quanto il suo nome potrebbe far credere, Nerone di nero non aveva nulla, tranne la leggenda che prima la storiografia contemporanea e poi quella cristiana avrebbero proiettato su di lui, attribuendo i bui tratti di molti altri imperatori romani solo alla sua figura di tyrannos-pharmakòs, re-capro espiatorio rituale, del resto perfetta, se non altro per essersi autoeletta tale.
Sfruttando un’intima vocazione teatrale, mescolandola con una calcolata attenzione all’applauso del popolo, alla politica spettacolo, riunendo in sé le icone idolatrate dalle masse — campione sportivo, attore, musicista — si costruì un’immagine apollinea e «divina»: da divo, anzi quasi da popstar. Con, tuttavia, quel particolare, raffinato carisma, che avrebbe fatto di lui un mito prima settecentesco, poi decadente. Da oggi una mostra a Roma, lungo i fori imperiali, ne celebra la figura.
Fu Nerone a fornire l’exemplum dell’imperatore filosofo, cui si rifecero gli Antonini. Il culto per il corpo e la bellezza fisica, l’amore per l’antica paideia greca; l’estetismo, in ogni lato della sua personalità, dal collezionismo di opere d’arte alla passione per l’architettura; la sensibilità alla religione astronomico-filosofica pagana espressa nella Domus Aurea, con la grande aula ruotante su se stessa a simulare il moto della terra, costruita nel fervore del rinnovamento edilizio urbano promosso dopo il certo fortuito e a lui non imputabile grande incendio di Roma, hanno ben poco a che fare con le ostentazioni di Adriano e della sua villa a Tivoli. Di cui però nessuno ha criticato il narcisismo, lo sfarzo, il costo; che anzi è stata ed è esaltata, contrariamente alla domus «maledetta», che sarà «restituita al popolo» dagli imperatori successivi.
Il misticismo pagano di Adriano, insieme alla sua ambigua sessualità, sono stati amati, contrariamente a quelli di Nerone. Animula vagula blandula / hospes comesque corporis , poetava Adriano. Nessuno ha mai schernito questi versi, né questi tratti in lui, come invece in Nerone, che, pure, i frammenti rivelano poeta non dilettante.
La storiografia novecentesca — per non parlare della letteratura, con in testa Marguerite Yourcenar — ha esaltato, in contrapposizione alla crudeltà privata di Nerone, matricida e «suicidatore» del maestro Seneca, la moderazione di Adriano, sorvolando sulla sanguinaria repressione della rivolta in Giudea, primo genocidio ebraico della storia.
Ha stigmatizzato in lui le condanne inflitte alla minoranza cristiana dopo l’incendio di Roma attribuitole dalla plebe (ma sono leggendarie posteriori esecuzioni come la presunta decapitazione di San Paolo, che anzi da Nerone era stato assolto); dimenticando che i primi editti anticristiani risalgono a Domiziano e a Traiano e che il primo grande persecutore fu in realtà l’«imperatore filosofo» Marco Aurelio.
Ha esaltato l’amore per la cultura e per le arti degli Antonini, ridicolizzandolo invece in Nerone; ha ridotto a macchiette le letture poetiche con cui elettrizzava le folle, presentando come velleitaria la passione filosofica e letteraria che gli faceva conoscere a memoria Omero, i lirici greci, le tragedie attiche. Mentre degli «imperatori filosofi» antonini sono stata fatte icone del nostro tempo, Nerone è rimasto una macchia nera nell’aureo albo dei cesari.
Ma Nerone, di suo, non era nero. Il nobilissimo Lucio Domizio Enobarbo, discendente da Augusto per parte di madre — Agrippina, sorella di Caligola e moglie di Claudio —, apparteneva per parte di padre a una gens il cui nome significava «dalla barba ramata». I capelli, di un biondo tiziano, li portava trasgressivamente lunghi. Era salito adolescente sul trono di un impero che spaziava su tre continenti, il più grande mai esistito. Morì suicida a 31 anni, recitando un verso di Omero. Il prestigio che aveva e avrebbe avuto presso il popolo di Roma — così come in Grecia, alle cui poleis aveva restituito la libertà — è dimostrato dalle attese di un ritorno di Nerone testimoniate ancora mezzo secolo dopo la sua morte — come ricorda, nel catalogo Electa, il fondamentale saggio di Andrea Giardina —; dai ben tre falsi Neroni che insidiarono i suoi successori; dagli omaggi popolari alla sua effigie e alla sua tomba, durati fino al XII secolo, quando sul sepolcro dei Domizi Enobarbi fu costruita una cappella cristiana destinata a diventare la basilica di Santa Maria del Popolo.
«Il popolo amava Nerone. Perché opprimeva i grandi ma era lieve con i piccoli», avrebbe sentenziato Bonaparte. La verità è che non esistono imperatori «lievi»; né tanto meno imperatori filosofi. Nessun imperatore romano può non rispondere almeno parzialmente ai tratti che la Leggenda Nera di Nerone, antica e poi cristiano-medievale, prestò alla demagogia, avidità, crudeltà proprie di quei sovrani di fatto assoluti, anche se a volte più a

sabato 14 maggio 2011

Guide to Gladiator fight training - BBC History



Ex-Monty Python Terry Jones dresses up as a gladiator to learn a little more about life in Ancient Rome. Learn the training methods and fighting styles employed by the brutal fighters in their sturggle to survive in the arena. Interesting and funny short video from BBC history show 'Gladiators: The Brutal Truth'.

lunedì 9 maggio 2011

Entrata trionfale di Cesare a Roma

                                                    Entrata trionfale di Cesare a Roma

Herculaneum Ancient City Italy Roman Ruins Site Italia Europe Travel Wor...



Herculaneum Ancient City, Italy

Ancient city of Herculaneum is located at the northwestern foot of Vesuvius. Destroyed, together with Pompeii and Stabiae, by the eruption of AD 79. Buried under a mass of tufa preserved many fragile items. Excavation began in the 18th century and uncovered numerous artifacts, including paintings and furniture. Later work uncovered the palaestra (sports ground) and a vast central swimming pool.

domenica 8 maggio 2011

Bilance romane

                                                                         Bilance romane

sabato 7 maggio 2011

Druso e Livia

                                                                     Druso e Livia

giovedì 5 maggio 2011

ANTICA ROMA - STORIA DI UN IMPERO - 1° parte di 10.

SUSA SEGUSIM - II Rievocazione storica CELTO - ROMANA

link evento su facebook:

SUSA SEGUSIM - II Rievocazione storica CELTO - ROMANA
LuogoCittà di Susa (TO)
Parco Augusto - Arco di Augusto - Arena Romana
ìì
Maggiori informazioni
Città di Susa Cantina del Rustico
Il Paiolo Magico

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

PRESENTANO
SUSA SEGUSIUM - Capitale della provincia delle Alpi Cozie - II° edizione

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Eccoci arrivati alla seconda edizione della manifestazione e rievocazione storica "SUSA SEGUSIUM", il tutto si svolgerà in due giorni, partendo dalle ore 10 fino alle ore 22 del 25 giugno 2011 ed ecco il programma di questo giorno:

ore 10,00 apertura campi pretoriani e celtosegusini a cura dell'associzione cisalpina e dell'associazione celtica francese Celtic Run

per tutta la giornata le associazioni effettueranno all'arena romana spettacoli di gladiatura (ingresso gratuito) fino alle ore 18, troverete il programma in loco.

ore 19,00 Presso la sala consiliare del palazzo del comune di Susa assisteremo all'iteressantissima conferenza "I MISTERI DI ROMA" a cura del bravissimo scrittore William Facchinetti Kerdudo

ore 20,30 Accensione del fuoco di LITHA presso l'altare druidico (acquedotto romano vicino all'arco di augusto) in questo caso l'Ordine Druidico proporrà l'antico rito di benedizione.

ore 21,00 concerto musica celtica JIG RIG'S, meraviglioso gruppo toscano che ci farà ballare e divertire con la loro meravigliosa musica, il tutto presso il cortile del castello della Marchesa Adelaide, durante la serata sarà presente un punto ristoro con birra celtica.

ore 22,00 chiusura.

Ecco il programma della domenica, dunque il 26 giugno 2011:

ore 10,00 apertura campi storici

ore 10,00 apertura mercato artigianale per le vie del paese

Per tutta la giornata una serie di eventi interni ai campi e all'arena romana

ore 17,00 presentazione del libro "ANTICO ERBARIO DRUIDICO" a cura di Marius Tavernese, presso cortile del castello della Marchesa Adelaide

ore 18,00 Conferenza "A TAVOLA CON I ROMANI" a cura di SLOW FOOD.

ore 21,00 Gran concerto del Teatro Regio di Torino (Luogo da definire)

Per tutti due i giorni sarà aperto il Museo Diocesano, Museo del Rinascimento, guide a disposizione per tour informativi storici, punto info, punto ristoro.

Il programma è ancora in elaborazione troverete il dettagli sul sito www.cantinadelrusticopaiolo.sitonline.it.... volutamente ho concentrato gli eventi sui gruppi storici poichè rispecchiano fedelmente l'epoca storica....quindi non vi resta che partecipare... per ultimo sul sito troverete tutti i posti dove si potrà alloggiare.
Due giorni immersi nella storia...due giorni di puro divertimento!!!
NON MANCATE

martedì 3 maggio 2011

I Romani Mangiavano proprio così

I Romani Mangiavano proprio così
I Romani Mangiavano proprio cos�

Giulio Cesare quasi un dio

Giulio Cesare quasi un dio
Giulio Cesare quasi un dio