mercoledì 11 novembre 2009

Necropoli scoperta (e subito risotterrata)

Necropoli scoperta (e subito risotterrata)
CORRIERE DELLA SERA 9-11-2009

Cisterna Le 150 tombe non possono restare alla luce per mancanza di fondi

Affiorano i resti di una necropoli lungo la via Appia, nelle campagne di Cisterna di Latina. Centocinquanta tombe di epoca romana, resti umani molto ben conservati, e poi monete, anfore, vasi. Un tesoro scoperto qualche settimana fa, quando in un fondo privato sono stati avviati i sondaggi per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, ma poi subito risotterrato per nasconderlo alla tentazione dei tombaroli. Forse verrà riesumato in primavera, quando smetterà di piovere e, soprattutto, ci sarà qualche soldo in più da investire negli scavi.

Siamo quasi all'ingresso del paese, in via Bufolareccia, sessanta chilometri da Roma. Poche centinaia di metri più in là ci sono gli antichi resti di Tres Tabernae, una stazione di posta risalente anch'essa al periodo romano e poi distrutta dai barbari nell'868. Vi soggiornò più volte anche Cicerone, che citò Tres Tabernae in alcune lettere. Ma in quel fazzoletto di terra lungo la via Appia si fermò anche San Paolo durante il viaggio da Tarso a Roma.

E proprio l'esempio di Tres Tabernae, un gioiello scoperto solo agli inizi degli anni Ottanta e depredato dai tombaroli, ha consigliato alla Soprintendenza ai beni archeologici di procedere con cautela: la necropoli per adesso resterà sotto terra, i lavori di scavo e valorizzazione dell' area verranno eseguiti più avanti. Dovrebbero interessare una superficie di circa due ettari.

Le tombe, secondo i primi rilievi effettuati dagli studiosi, sarebbero quasi tutte realizzate secondo uno schema alla cappuccina, che caratterizza i sepolcri più poveri: ogni tomba ha una copertura in laterizi disposti a doppio spiovente. Ma a ridosso della necropoli potrebbero esserci anche delle costruzioni, forse un insediamento con ricoveri per animali, ed è quello che stanno cercando di appurare in questa fase gli archeologi della Soprintendenza. «Certo avremmo preferito tenere nascosta la notizia per evitare di dare riferimenti ai cacciatori di reperti- spiega il sindaco di Cisterna, Antonello Merolla -. Stiamo valutando insieme alla Soprintendenza quali passi compiere. Ma servono soldi per scavare e adesso dobbiamo cercarli in fretta».

Paolo Sarandrea