martedì 26 maggio 2009

L´anfiteatro rinasce dopo 2000 anni

L´anfiteatro rinasce dopo 2000 anni
ANTONELLA GAETA
LA REPUBBLICA - 21 maggio 2009 - BARI

Presentato a Lucera il restauro del monumento augusteo che torna a ospitare il pubblico

Nel buio dei sotterranei, gli spoliaria, i gladiatori aspettavano il loro turno con la sorte. Nel primo secolo dopo Cristo l´Anfiteatro Augusteo di Lucera era color del sangue. Oggi, dopo duemila anni, la splendida struttura estesa su 12mila metri quadri ospiterà una lunga festa per la sua inaugurazione con sbandieratori, banda cittadina, concerto corale e operetta con l´Ensemble Umberto Giordano di Foggia. Si continua domani e dopodomani.



Lucera, lì dove lottavano i gladiatori ora si esibiranno attori e musicisti

Restaurata la più grande arena di epoca romana esistente nel Mezzogiorno
Il progetto coordinato dall´architetto barese Serpenti ha permesso di realizzare gradinate da mille posti
ANTONELLA GAETA


Nel buio dei sotterranei, gli spoliaria, i gladiatori aspettavano il loro turno con la sorte. Nel primo secolo dopo Cristo, l´anfiteatro Augusteo di Lucera era color del sangue. Di lottatori, di animali cacciati con le venationes, di cristiani mandati ad bestias. Una splendida struttura estesa su dodicimila metri quadri che il duoviro e tribuno dei soldati Marco Vecelio Campo aveva fatto costruire tra il 27 avanti Cristo e il 14 dopo Cristo, simbolo maestoso della sua gratitudine all´imperatore. Augusto aveva fatto di Lucera una colonia augustea, nobilitandola.
Un perfetto anfiteatro, tra i più grandi del Sud Italia, unico in Puglia, integro, riportato alla luce solo nel 1948 e poi sostanzialmente vissuto a tratti, mai in maniera "originaria", spesso abbandonato. Quest´oggi comincia una nuova vita, l´ennesima, per l´anfiteatro di Lucera quando, alle 20, gli interventi di recupero e valorizzazione saranno mostrati alla città. La struttura è tornata fruibile, almeno in parte, ricostruendo le gradinate da mille posti che tornano a dare l´idea di scenari di duemila anni fa. I lavori, durati due anni e mezzo, sono stati coordinati dall´architetto barese Stefano Serpenti, finanziati dalla Regione con l´accordo di programma quadro per i Beni culturali e realizzati dal Comune di Luce e dalla Soprintendenza Archeologica. Nella zona adiacente all´anfiteatro, infatti, gli archeologi Marco Fabbri e Lisa Pietropaolo hanno effettuato scavi che hanno riportato alla luce tracce di abitato, testimonianze ancora una volta dell´importanza di Lucera, prima colonia di diritto latino fondata in Puglia, subito dopo la disfatta delle Forche Caudine nel 314 avanti Cristo.
«L´intervento - racconta Serpenti - guarda a un uso produttivo del bene culturale, garantendone la sua salvaguardia e conservazione, con una caratteristica particolare che è, tuttavia, la sua reversibilità». Ovvero, in un settore della cavea sono state costruite gradinate lignee su un sistema di micropali di fondazione, con piano di calpestio ligneo per strutture per spettacoli e sistema di illuminazione smontabili. Perché "stiamo occupando un bene e dobbiamo farlo nella maniera più discreta possibile. In futuro potrebbe tranquillamente essere riconvertito".
Un tratto del perimetro murato inoltre è stato reinterpretato con la costruzione di un piccolo spazio espositivo a vetrate con biglietteria, bookshop, caffetteria con all´esterno una copertura metallica con porticato per zona di sosta e riposo. Poi si guarda al futuro, auspicando un prossimo intervento (il presente è costato 1 milione e 600 mila euro) che completi le gradinate fino a giungere a una capienza di tremila posti complessivi. L´anfiteatro romano, che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni per pubblico spettacolo, sarà utilizzato per concerti e rappresentazioni teatrali. «Si potrebbe pensare a un festival del mondo antico sul modello di quello di Rimini» suggerisce Lisa Pietropaolo, direttrice del museo archeologico "Fiorelli" che sarà riaperto dopo sette anni di chiusura proprio il 28 maggio. I due luoghi simbolo di Lucera, peraltro, potrebbero essere inseriti in un percorso storico-tematico del quale la Capitanata non è certo avara. L´importante è pensare insieme per una zona che merita, per bellezza e importanza storico-archeologica, unione di forze, talenti e intelligenze.
Intanto, stasera, lunga festa nell´anfiteatro a partire dalle 20 con sbandieratori, banda cittadina, concerto corale e operetta con l´ensemble "Umberto Giordano" di Foggia. Si continua domani e dopodomani.