venerdì 24 aprile 2009

Canne, un milione per cambiare faccia - La Regione salva il parco archeologico: "Restaureremo l'Antiquarium "

Canne, un milione per cambiare faccia - La Regione salva il parco archeologico: "Restaureremo l'Antiquarium "
SABATO 5 AGOSTO 2006, LA REPUBBLICA

LUOGO di battaglia per eccellenza, simbolo di mistero e strumento di passione. Il parco archeologico di Canne, uno dei siti storici ed archeologici più grandi e importanti d'Italia, torna a essere luogo di interesse rinnovato. Il comune di Barletta e la Soprintendenza ai beni archeologici della Puglia hanno stipulato un accordo per la riqualificazione di tutta l'area della Battaglia di Canne, il recupero e la valorizzazione delle aree e dei beni più importanti dell'intero complesso e la riqualificazione dell'Antiquarium che racchiude importanti reperti e testimonianze della celebre battaglia di Annibale. Il progetto, che prevede un finanziamento di un milione 96mila euro, dovrà rendere fruibile il parco archeologico attraverso la realizzazione di un itinerario turistico-culturale completo ed esaustivo per il visitatore. E non solo.
È di pochi giorni fa la notizia di finanziamento da parte della Regione di una nuova campagna di scavi che interesserà soprattutto la Canne romana. A disposizione di studiosi e archeologi saranno messi 320milaeuro che serviranno a portare alla luce un'area ancora poco conosciuta, quella prossima alla collina-acropoli (oggi classificabile tra le Vìllae dell'età Augustea) e destinata all'organizzazione del Vicus romano di Canne. Gli scavi permetteranno di perfezionare la conoscenza dell'epoca romana del parco archeologico (gli scavi condotti l'anno scorso presupposero la presenza di altri importanti tracce romane nella zona) e renderanno possibile lo studio di arie da poco espropriate ai privati da parte del Comune. Il progetto "Dalla tomba di Palo Emilio alle evidenze romane di San Mercurio" rientra nel Pis (Piano di gestione di progetti integrati settoriali) Normanno-Svevo-Angioino destinato alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio culturale pubblico e al miglioramento dell'offerta e della qualità dei servizi culturali ed è attualmente in fase di avvio : i primi lavori dovrebbero cominciare entro marzo. Entro l'anno invece darà dato l'avvio i lavori relativi al primo finanziamento. «Sarà migliorato l'intero sistema di fruizione - dice Stefano Serpenti, architetto responsabile insieme con la collega Doriana De Tommasi dell'intero progetto - il risultato sarà un accesso facilitato e un Antiquarium dotato di una identità architettonica e con servizi di accoglienza per 1 visitatori». Dapprima semplice manufatto, poi ampliato e modificato più volte, oggi l'Antiquarium si presenta come una struttura poco armoniosa anche in relazione all'ambiente circostante. «Data l'importanza dell'architettura che conserva preziosi reperti storici - continua Stefano Serpenti - abbiamo previsto la ristrutturazione dell'intero complesso che non solo deve essere consono al paesaggio circostante, ma deve anche essere in grado di offrire servizi ai turisti».
L'Antiquarium sarà allora dotato di uno spazio per l'accoglienza, di un book shop e di tutte le possibili facilitazioni capaci di rendere fruibile il bene. Saranno inoltre realizzati percorsi di visita e si procederà con la sistemazione di cartelli informativi. Nel progetto rientra anche la realizzazione di un percorso di accesso all'interno della recisione, adiacente alla collina e parallelo rispetto alla strada che dall'area destinata al parcheggio conduca all'interno del parco. «Studiare e salvaguardare i beni archeologici è estremamente importante - precisa Stefano Serpenti -ma altrettanto fondamentale è permetterne la fruizione degli stessi da parte di un pubblico sempre più vasto che va supportato e il cui percorso della conoscenza va quanto più possibile semplificato». L'obiettivo è allora quello di ridare a Canne della Battaglia, dopo un anno dall'inizio deilavori (è questo il termine previsto dal bando di concorso), un ruolo di prestigio nella casistica dei siti archeologici non solo pugliesi, ma anche nazionali. Patrimonio prezioso di notizie sul passato, luogo da sempre di studi e approfondimenti, Canne potrà immettersi nel circolo virtuoso di un sistema turistico-culturale che in questo momento, come mai prima d'ora, sta scoprendo l'importanza del proprio patrimonio storico-archeologico. E il progetto, inrealtà, appare come il primo passo di un programma più ampio e ambizioso di riscoperta del legame che c'è tra infrastrutture e cultura. È allo studio una idea che permetterà di partecipare a un bando di concorso realizzato dai ministeri perle Infrastrutture e dei Beni culturali: l'obiettivo principale è la valorizzazione dei grandi patrimoni archeologici d'Italia che, in qualche maniera, proprio come Canne sono connessi con le antiche vie di trasporto, con le infrastrutture della storia.