lunedì 20 ottobre 2008

A rischio il cantiere delle antiche navi romane

A rischio il cantiere delle antiche navi romane
VENERDÌ, 17 OTTOBRE 2008 IL TIRRENO - Pisa

Ma è in forse anche l’Anno galileiano. E il campanile di San Piero non si farà

Il responsabile dei lavori: potremmo anche chiudere tutto

PISA. Un museo delle navi antiche ridotto in lotti, il teatro Rossi senza soldi, l’anno galileiano in forse, la ricostruzione del campanile della chiesa di San Piero a Grado senza fondi. Ma la cosa più preoccupante sono i tagli al cantiere delle navi romane per 200mila euro. «Siamo a serio rischio di chiusura»: dice Andrea Camilli responsabile del cantiere. Così la scure della finanziaria si abbatte sulle già esangui casse del Comune, messe a dura prova dall’abolizione dell’Ici.

IL MUSEO DELLE NAVI. Dal 2001, se ne parla in ogni occasione, elettorale e no. La vicenda è complessa perché coinvolge ministeri, soprintendenze ed enti locali. Inoltre, questo progetto è inserito in un piano urbanistico suggestivo ma macchinoso. Il museo doveva sorgere in grande stile agli arsenali medicei che sono ancora da restaurare. Ma di fondi neppure a parlarne.

Accanto c’è il complesso di San Vito attualmente occupato dalla guardia di finanza e poco più in là c’è la Cittadella, che avrebbe dovuto subire un forte cambiamento che la sottraesse al degrado. Stessa cosa dicasi per i Vecchi Macelli, a 500 metri dal nascituro museo ed oggi praticamente lasciati a sé stessi.

Tutto questo doveva essere un tassello fondamentale dell’asse museale pisano.

«La situazione economica è sotto gli occhi di tutti - dice il sindaco Marco Filippeschi -, ma nonostante questo noi sul museo delle Navi antiche non recediamo di un passo visto che è in previsione la realizzazzione per lotti».

La strategia ora è chiara. Non si avrà l’inaugurazione di un blocco museale tout court, bensì si procederà per gradi, un lotto alla volta. «La buona notizia - dice Filippeschi - in questa serie di tagli della finanziaria è che la nuova caserma della finanza a Pisa Nova sarà pronta ad prile e quindi noi recuperemo tutto il complesso per fare un museo delle tradizioni marinare pisane».

IL CANTIERE DELLE NAVI. I tagli per il prossimo anno ammontano a 200mila euro ma per essere bipartisan, il governo precedente aveva tagliato 80mila euro dei fondi del gioco del Lotto destinati per legge alla tutela dei beni culturali. E il prossimo anno sarà ancora peggio. «Ho già sospeso i lavori di restauro - dice con amarezza Camilli - e sto mantenendo gli interventi solo sulla nave B». Far venire meno i fondi in corso di restauro è come togliere la spina ad una lavatrice che non ha finito il lavaggio. «Temo - continua Camilli - che con questo nuovo taglio di 200mila euro, il prossimo anno non avrò i soldi per pagare le bollette dell’energia elettrica». Allo stato dei fatti dunque, il problema del museo delle navi appare secondario visto che se si ferma il cantiere, non ci sarebbe materiale sufficiente.

IL TEATRO ROSSI. Sembra ormai ridotto ad un “brutto anatroccolo”. Ogni volta che sta per essere restaurato ed abbellito, ecco che ripiomba nella sua natura di chi lo vuole figlio di un dio minore. «I fondi per il restauro - dice Filippeschi - sono stati totalmente azzerati ed ammontavano a circa 1.850.000 euro».
L’ANNO GALILEIANO. Se piove di quel che tuona, il nostro concittadino Galileo Galilei sarà celebrato in tono minore. «Stiamo ancora aspettando - spiega il primo cittadino - la risposta del ministro Bondi circa i finanziamenti per l’anno galileiano. Non sappiamo ancora di preciso quanti fondi sono destinati alle celebrazioni»
SAN PIERO A GRADO. Era stato avviato un difficile ma ben accorto percorso di avvicinamento della chiesa al patrimonio Unesco. «Era prevista la ricostruzione del campanile della chiesa ma allo stato dell’arte, le promesse non hanno ancora trovato nessun risvolto economico».
Carlo Venturini