martedì 26 agosto 2008

PINCIO: BOTTINI, 40% PROGETTO OCCUPATO DA RESTI ARCHEOLOGICI

PINCIO: BOTTINI, 40% PROGETTO OCCUPATO DA RESTI ARCHEOLOGICI
19 AGOSTO 2008, ANSA


(ANSA) - ROMA, 19 AGO - "Aspettiamo che ci sia un pronunciamento o la richiesta di una convocazione. Nella relazione della Soprintendenza inviata al sindaco ci limitiamo a dare una descrizione delle preesistenze archeologiche, protette dalla legge, nell'area del Pincio e chiediamo che siano valutate". Il soprintendente archeologico di Roma Angelo Bottini resta in attesa di ulteriori sviluppi e per ora tiene a precisare che, appena conclusa la prima fase di scavi, sovrapponendo l'area con quella del progetto del mega parcheggio, solo il 40% è occupato occupato da preesistenze. La relazione, sollecitata dal Gabinetto del sindaco, è stata inviata la settimana prima di Ferragosto, dice Bottini, ribadendo che "questa è ancora una fase interlocutoria". La posizione della Soprintendenza è infatti quella di offrire una testimonianza delle vestigia archeologiche del resto "note da tempo". "La fattibilità del mega-parcheggio dipende dal progetto - aggiunge lo studioso - e non c'é una situazione tale che ne implichi l'esclusione assoluta". Saranno i pareri tecnici, prosegue, a dire se il progetto tuteli o meno le preesistenze sondate da questa prima fase di scavi appena conclusa. Anche se Bottini parla di "fase di ricerca ora interrotta". Gli scavi riguardano l'area di quella che per gli esperti è probabilmente la villa di Lucullo e che si estenderebbe, secondo i rilievi, all'esterno dell'area del progetto, verso il Muro Torto, se non per i resti di un fregio. In area marginale c'e anche un cripto-portico, che si sviluppa in direzione della Casina delle Rose. Inoltre, di rilievo, una vasta pavimentazione e una struttura a due piani che degrada. "Se adegueranno il progetto si può andare avanti - conclude il soprintendente Bottini - ma la discussione si inserisce in un contesto più generale" e la valutazione riguarderà diversi aspetti e non solo la componente archeologica. (ANSA).

2008-08-19 19:16
PINCIO: RIPA DI MEANA, FOTO PARLANO CHIARO,STOP A PARCHEGGIO
ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 AGO - Allegate alla relazione della Soprintendenza per i beni culturali sull'ipotesi di realizzazione di un parcheggio interrato al Pincio, nel cuore di Roma, trasmessa al Campidoglio ci sono foto "decisive per mettere in modo chiaro e non perplesso la parola fine" a tale progetto: sono la "prova regina che si tratta di un progetto scellerato". Ad affermarlo è Carlo Ripa di Meana a nome di Italia Nostra. "Le foto pubblicate oggi sul sito web del Corriere della Sera mostrano una vera acropoli", dice Ripa di Meana tornando a chiedere, come aveva fatto il giorno di Ferragosto, al sindaco Gianni Alemanno di "fermare i lavori, rescindere il contratto e proclamare conclusa l'incredibile progetto sacrilego". Ripa di Meana è inoltre "sorpreso e turbato" dall'apprendere che "l'attesissima relazione della Soprintendenza è stata consegnata al sindaco il 7 agosto scorso: sono sette pagine sui ritrovamenti con corredo fotografico che da solo la dice tutta e che fino ad oggi non sono state in nessun modo evocate, neppure nell'ultima dichiarazione resa al riguardo da Alemanno sabato scorso". Materiale di documentazione che, aggiunge, "si viene a sapere, per quattro giorni è scomparso nelle spire del viaggio burocratico e protocollare, ma riemerso l'11 agosto". "Italia Nostra, che in questo caso rappresento - conclude - chiede formalmente ad Alemanno di dire ciò che va detto senza remore e titubanze, perché il Pincio resti nella sua storia e nella sua perfetta funzione panoramica". (ANSA).


PINCIO:GIRO, RELAZIONE SOVRINTENDENZA NON HA VALORE OSTATIVO

ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 AGO - "In questo documento non vi è alcuna valutazione ostativa al progetto del parcheggio del Pincio, al contrario si evidenzia che il progetto stesso non coinvolge affatto, come più volte dichiarato da Italia Nostra, la villa di Lucullo, individuata all'esterno, sulle pendici del Muro Torto". Lo ha detto, in una nota, il sottosegretario di stato ai Beni e alle Attività culturali Francesco Giro. Giro ha sottolineato che "anche il criptoportico di età imperiale appare localizzato in un'area marginale rispetto all'area del progetto e può essere tutelato senza difficoltà". "Come i 5 saggi hanno già scritto nella loro relazione al sindaco e come ha spiegato lo stesso soprintendente Bottini - ha spiegato Giro - si tratta di valutare la possibilità di prevedere modifiche, peraltro non rilevanti, per salvaguardare le vestigia archeologiche, già note da tempo e individuate all'interno del perimetro del progetto. E' utile anche ricordare che nello stesso mirabile progetto del Valadier che collegò l'elemento urbano di piazza del Popolo con quello paesistico ' dei giardini del Pincio con rampe e terrazze, molti resti archeologici sono risultati ridimensionati. Allora mi chiedo: per Italia Nostra anche Valadier era un barbaro per questo?''. "L'unica cosa che chiediamo, anzi pretendiamo, è lo studio attento delle carte per evitare - ha aggiunto Giro - strumentalizzazioni che non servono mai a risolvere i problemi". (ANSA).